Sono stata sempre attratta dai progetti "collaborativi", progetti "aperti" suscettibili a modifiche e mutazioni continue. L'arte, la moda, il design riportano già alcuni esempi interessanti che con questo post inizierò ad illustrare per stimolare un dibattito, per condividere una filosofia progettuale, e non solo, che mai come in questo momento trova terreno fertile e produttivo./I love "collaborative" projects "open" projects. I'd like to show you some example that Art, Fashion and Design have product lately. I'd like to open a discussion, recive ideas and share this projects with you...
JR (iniziali del suo nome sconosciuto), forse 25 enne, parigino e fotografo-artista che ama lavorare nell' illegalità ma che grazie all' illegalità vende i suoi lavori e rinveste in nuovi progetti in giro per il mondo. Le sue immagini XL che riproducono in Bianco e nero sguardi e volti di persone comuni, rivestono favelas, villaggi africani, autobus, palazzi urbani. Contengono messaggi forti e silenziosamente "urlati" che arrivano a tutti./"As an undercover photographer, JR transforms his pictures into posters and makes open space photo galleries out of our streets. An acute observer of our time, as comfortable in cozy neighborhoods as in urban ghettos, he questions pedestrians with the exhibitions he mounts on their everyday commutes. Using a camera he found once in the subway, JR finds inspiration in informal encounters he makes following his travels and his intuitions.". (da http://www.jr-art.net/)
Lavora di notte, al buio perchè ciò che fà è illegale. La realizzazione dell'opera è copartecipativa, il risultato è a disposizione di tutti incondizionatamente, è soggetto a libere e auspicate trasformazioni da parte degli abitanti dei luoghi che la "ospitano". Anche la natura contribuirà alla modificabiltà in maniera spontanea. Lui la chiama per questo Arte 2.0, perchè non a caso crea collaboratività, crea relazioni fra soggetti diversi, si fonda su feed di ritorno, restituisce identità a persone e luoghi che sembrano non averli, restituisce dignità all'uomo, e viene condivisa da tutti...tranne da chi la ritiene un opera illegale. Peccato che non abbia un blog o uno spazio di condivisione ma i suoi progetti sembrano lavorare per ora meglio di un blog..!In Brasile è stato ospitato, sostenuto e aiutato a realizzare il suo progetto nelle favelas. E guardate il risultato, io ne sono stata catturata e affasciata completamente.
Ora è impegnato nel progetto Woman are heroes per l'Africa, un lavoro che lui definisce silenzioso ma pieno di significato. E' vero!! Vi lascio alle immagini./His working now to the Project Woman are heroes. "The 3rd stage of the 28 millimeters project - Women Are Heroes - has already led him to Africa in post-conflicting zones to shoot the women with who he wishes to share painful stories and to testify of their desire to live. Their portraits were already pasted in Sierra-leone and in Liberia. In 2008-2009, JR will develop this project in India and in AsiaEmile Abinal". (http://www.jr-art.net)
"The Women project wants to underline their pivotal role and to highlight their dignity by shooting them in their daily lives and posting them on the walls of their country."
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Per concludere, dedico questo post ad Eniko fotografa, donna, abbruzzese. A me sono piaciute molto le tantissime foto che troverete nel suo album Flickr e passate anche dal suo blog..vi piacerà ne sono certa./A friend of mine Eniko, women and photographer. Her album is great on Flickr, and her blog too. I dedicate this post to her.
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